trio
Un aperitivo speciale #3
di 1homme
03.09.2024 |
2.400 |
3
"I suoi occhi mi lanciarono uno sguardo malizioso e infuocato..."
Restai sotto il getto ghiacciato. Il cazzo mi si ammosciava ma la nostra voglia non si era affatto placata.Federica restava sotto il getto come me, uno sguardo nero, torbido e quasi diabolico.
Se Giorgio non mi avesse detto che non ti piace il mondo SM, ti sculaccerei quel bel culo fino a farti godere..prendendotelo.
“Hai il cazzo moscio..” – sorrise, prendendomelo in mano mentre, Nonostante il gelo, si stava risvegliando grazie al suo tocco.
Il telefono ancora riprendeva ed era connesso a Giorgio che sicuramente non si perdeva una scena, il bastardo..chissà che non ne fosse il regista segreto..
“Dovresti osare..chissà cosa succederebbe..mm”
Tira fuori la lingua, per cominciare..
Con un mugolio erotico la fece uscire dalle sue labbra rosee.
Presi a leccargliela e a succhiarla mentre lentissimamente mungeva il mio cazzo attirandomi irresistibilmente al suo corpo poggiato contro la parete della doccia.
Con l’altra mano rifece salire la temperatura della doccia in modo da renderla più confortevole ma sempre fresca.. Donna dalle mille risorse..pensai, perdendomi in quel bacio porco.
Il cazzo si riprese ma lei lo schiaffeggiò per non fargli alzare la testa..Ottenendo però l’effetto di renderlo ancora più duro.
Mi prese le palle in mano.. E io sempre più avido del suo bacio da porca, a leccare la sua saliva e la mia che colava sul suo volto.
Tirando dolcemente le palle verso il basso metteva in tensione il frenulo stuzzicando il cazzo senza nemmeno toccarlo.. Sapeva il fatto suo. I suoi baci si fecero sempre più profondi mentre le nostre lingue si succhiavano a vicenda. Staccai le mani dal suo meraviglioso culo e le presi entrambe i capezzoli usando le mie dita come pinzette. Mugolò e strinse le palle più intensamente, dosando la forza. Il mio cazzo dritto stuzzicava il suo monte di venere che muoveva accarezzandomi la punta e stuzzicandosi la figa al tempo stesso.
Staccai una mano e le feci succhiare due dita. I suoi occhi mi lanciarono uno sguardo malizioso e infuocato. Sfiorava la figa con la mia cappella ormai turgida con la quale si stava allargando la via per il piacere..
Percorsi, intanto, quella meravigliosa valle tra la schiena e il culo, in modo da mischiare l’acqua e la sua saliva sino a trovare il suo buchetto.
Giorgio era stato evasivo in merito alla sua propensione all’anale... Dovevo esplorare tutte le possibilità. Poteva sempre fermarmi. O incoraggiarmi, chissà.
Massaggiai il fiore di carne con delicatezza e lei prese ad ansimare spingendosi il cazzo dentro la figa.
Senza che me ne accorgessi, il suo buchino si aprì come un fiore delicato lasciando che le mie dita la penetrassero. Dava lei il ritmo, ansando e alternando il mio cazzo in figa e le mie dita in culo.
“Giorgio, guarda bene, tesoro, mi sta scopando come una puttana, senza preservativo. E me la sto godendo da morire. Ho anche due dita in culo..mmh..”
“Sborrale dentro, chiava quella troietta in calore, Homme, fino in fondo. Tra poco arrivo io.” – sibilò Giorgio dal telefono.
“Vieni amore, vieni a vedere come scopiamo... ho lasciato la porta aperta.”
A quel punto con un gesto selvaggio, Federica mi allontanò dal suo corpo prendendomi per il collo.
Fui preso di sorpresa e lasciai che facesse ciò che aveva in mente.
Con un sorriso perfido dette una spinta con il bacino lasciando che il mio cazzo entrasse tutto nella sua fighetta bollente. Gemette di piacere ma in un sol movimento lo fece uscire. Si staccò da me e fece semplicemente cadere il suo telefono in modo che restasse acceso ma non potesse più trasmettere le immagini della nostra scopata a Giorgio“Adesso chiavami...” – disse con voce roca.
Mi saltò al collo abbracciandomi con le lunghe gambe affusolate. Allargai le gambe e le misi le mani sui glutei allargandole figa e culo in modo che il mio cazzo trovasse subito la strada giusta.
Ruotai su me stesso e la infilai mentre la spingevo contro la parete della doccia per scoparmela meglio.
“Si..così..”
Prese a dondolarsi salendo e scendendo sul cazzo ma quando saliva i miei indici le aprivano il buco del culo, amplificando il movimento e l’effetto sui suoi sensi.
“Oh Giorgio, sto per venire come una troia..mm”
Lui mugolava parole incomprensibili dall’altro lato del cellulare. Sicuramente eccitato dalla situazione e pazzo dal non poter vedere come stava scopando la sua Federica.
Prese ad accelerare il ritmo che divenne forsennato e godette quando le presi i capelli tirandoglieli indietro per farmela inarcare contro e prendersi ancora più centimetri del mio cazzo.
Bussarono alla porta proprio in quell’istante..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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